Historical Hanoi

Vietnam

Progetto: Elia Marchioni, Annalisa Franchi, Massimo Mantese, Samuel Pradissitto, Elisa Monte

Concorso di idee

Periodo: 2013

Descrizione

L’area di intervento abbraccia quello che storicamente era il punto di transizione tra il vecchio quartiere e la città francese, oggi caratterizzato soprattutto dalla presenza del lago Hoan Kiem che con le sue rive rappresenta uno dei pochi spazi aperti della città. Il progetto persegue la connessione di questo spazio con il costruito tramite il ridisegno della piazza e l’inserimento di un manufatto – la passerella pedonale – che è al contempo elemento di collegamento e ordinatore per il sistema Hang Dao-Kinh Nghia Thuc-Dihn Tien Hoang.

La città di Hanoi ha conosciuto negli ultimi anni un rapido sviluppo, il traffico veicolare è in continuo aumento e ai motorini si affiancano sempre più spesso le automobili. I mezzi motorizzati sono sempre più padroni dello spazio strada, a discapito dei pedoni e delle biciclette con cui solitamente si trovano a condividere gli stessi percorsi.

Il progetto si pone l’obbiettivo trovare un nuovo equilibrio per lo spazio della strada, riorganizzandolo e limitando la presenza dei mezzi motorizzati in favore di un recupero delle caratteristiche del quartiere-mercato e di valorizzazione del costruito, un prezioso mix di stili e influenze che molto dice sulla storia della città.

La prima scelta progettuale è quella di escludere il traffico su piazza Dong Kinh Nghia Thuc: questo permette di realizzare una vasta area pedonale che si estende dall’edificio Hong Van Long Van fino al teatro Water Puppets. L’attuale carreggiata stradale viene spostata a ridosso della parte pavimentata del lungo lago.

Per dare continuità alle due aree pedonali (quella esistente lungo-lago e quella di progetto) proponiamo la realizzazione di una passerella in legno e acciaio tramite la quale soddisfare allo stesso tempo esigenze diverse: al di sotto, nel punto più alto trovano spazio le fermate dei bus urbani oltre ad una serie di servi di supporto, dove l’altezza diminuisce sono sistemante due batterie di parcheggi coperti per moto e motorini; sopra, in corrispondenza della pensilina per gli autobus, il percorso si allarga originando una piccola piazza con sedute per la sosta e un belvedere per la contemplazione del lago. La vegetazione esistente viene quasi totalmente confermata ed integrata con due filari alberati che accompagnano lo sviluppo della passerella, offrendo la loro ombra agli stalli per autovetture sul lato della strada e alle sedute sul lato del marciapiede.
Il progetto porta altresì ad una nuova organizzazione dei sensi di marcia dando prevalenza ai sensi unici all’interno del Vecchio Quartiere così da snellire il traffico e permettere la riduzione delle corsie in favore dello spazio pedonale.

Immaginiamo che la piazza sorga dall’incrocio di due elementi assiali forti: le vie Hang Dao (vera porta al Vecchio Quartiere) e Dinh Tien Hoang. Il disegno che ne ricaviamo accoglie tutti gli elementi che definiscono questo spazio: il prato, le sedute, le fontane, il prolungamento della passerella, il filare alberato. La piazza come luogo per stare, non ha più funzione celebrativa né simbolica ma è solo l’estremità di uno spazio pedonale che si estende lungo tutta la via Dinh Tien Hoang e trova il suo contrappeso negli spazi attrezzati sotto la passerella e nelle sedute alberate antistanti.